Razzismo


Il razzismo è una delle più gravi forme di discriminazione, perché nega il valore dell’essere umano sulla base di caratteristiche come l’etnia, il colore della pelle o la nazionalità. In una società democratica e civile, il razzismo non solo è moralmente inaccettabile, ma è anche un reato.

L’articolo 3 della Costituzione italiana afferma che “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali.”

Esistono leggi specifiche contro il razzismo, una delle più importanti è la Legge Mancino (Legge n. 205 del 1993), che punisce gesti, azioni e slogan legati all’ideologia nazista, fascista o razzista, in generale ogni comportamento volto a incitare all’odio o alla discriminazione per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali.

Anche il Codice penale italiano prevede pene per chi commette atti discriminatori, ad esempio con l’articolo 604-bis, che agisce a punire la propaganda e l’istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica o religiosa.